Le usanze e i costumi della Valle Aurina in Alto Adige sono legati a riti e credenze del passato, ma sono ancora molto radicati nella vita quotidiana della popolazione.
Il giorno di Ognissanti i padrini e le madrine regalano ai bamini un cavallo di pane dolce ed alle bambine una gallina, sempre di pane dolce.
In Valle Aurina c'è ancora un'usanza molto originale che si chiama Pitschelesingen: le sere dal 1 al 9 novembre è possibile vedere girare persone vestite di scuro con il viso coperto da una maschera di legno. Girano di casa in casa cantando una canzone e chiedono aiuto per i poveri.
Oggi come allora, il 6 dicembre i bambini aspettano con impazienza l'arrivo di San Nicolò che gira per il paese o viene nelle case portando dei doni. È accompagnato dal Krampus, un diavolo cattivo.
La vigilia di Natale, il 31 dicembre (giorno di San Silvestro) e il 6 gennaio è uso del padrone di casa girare in ogni locale e benedirlo con l'incenso.
A Capodanno è facile essere svegliati di mattino dai "Neujahrschreier", bambini che nei loro rispettivi paesi girano di casa in casa cantando una filastrocca beneaugurante per l'anno nuovo.
La domenica delle Palme i ragazzi (solo i maschi) del paese possono dimostrare la loro forza portando in chiesa dei bastoni, in cima ai quali hanno fissato dei mazzi di gattici e rami d'ulivo che dopo essere stati benedetti in chiesa possono essere venduti. Questi mazzi poi vengono conservati e devono essere bruciati in una stufa durante un forte temporale, per proteggere la casa dai fulmini e dalle grandinate.
Il giorno di Pasqua si prepara un cesto con uova, affettati ed altre vivande, che durante la messa vengono benedetti e poi consumati a pranzo da tutta la famiglia.
Tra Pasqua e Pentecoste si susseguono questue e processioni. La questua più lunga e più conosciuta è quella di Casteldarne alla Madre del Grano. A mezzanotte del giorno dell'Ascensione di Cristo, gli uomini e i ragazzi cominciano il lungo percorso a piedi da Santo Spirito verso Casteldarne, pregando per la semina ed il raccolto. Verso le 18 arrivano a Casteldarne e intorno alle 3 del mattino seguente si rimettono in cammino per il ritorno.
La terza domenica dopo Pentecoste, la domenica del Corpus Domini di sera vengono accesi fuochi sulle montagne. Questi fiammeggiano in segno di indissolubilità del patto che i nostri avi del Tirolo avevano stretto durante la guerra con il Sacro Cuore di Gesù.
Il giorno di Ferragosto si confeziona una scopa con varie erbe aromatiche, fiori di campo e di giardino. Questo viene benedetto e conservato in segno di protezione dai temporali.
In tutti i paesi della valle (Lutago, Riobianco, San Giovanni, Cadipietra, San Giacomo, San Pietro e Predoi) si festeggia in grande il "Kirchtag" la sagra del paese. La sera prima della festa viene eretto un fantoccio di paglia vestito con pantaloni di pelle, camicia bianca ed un cappello sulla testa. Viene legato ad un tronco d'albero che può essere lungo fino a 25 metri, cosa che inorgoglisce molto i giovani del paese. Per loro è inoltre un vero onore issarlo e fissarlo con le loro forze, senza l'aiuto di mezzi. "Michl", questo è il nome del fantoccio, viene sorvegliato per tutta la notte perchè potrebbe essere rubato dai giovani degli altri paesi.
L'11 ottobre a Casere si festeggia Santa Ursula allo stesso modo del "Michl".
Dalla fine di settembre alla fine di ottobre i contadini riconducono a valle il bestiame che in estate ha pascolato in alta montagna. Questo è un vero avvenimento: già alcuni giorni prima preparano Krapfen ed i tradizionali Topfnudeln che sono palline di farina e latte fritte nel burro.
Di sabato quindi è facile fermarsi sulla strada ad ammirare grandi mandrie di mucche guidate dalla mucca più bella che si riconosce dalla corona di fiori metallici, specchietti e decorazioni di cui è ornata. Il malgaro e i suoi collaboratori sono molto orgogliosi del loro bestiame e alla gente di passaggio offrono i loro prodotti: Topfnudeln, formaggio grigio e grappa. Alla sera poi i contadini festeggiano a casa con i vicini ad i conoscenti, che si raccolgono per ascoltare le piccole e grandi vicende accadute durante l'estate al pascolo con il bestiame, i turisti di passaggio e le bizze del tempo. Così mangiando Topfnudeln, formaggio, burro, pane casareccio e speck si fa notte.
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta