Quando, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, la città di Merano si trasformò in centro turistico internazionale, nacque anche l'esigenza di organizzare le strutture primarie per una clientela cosmopolita e di diversa confessione.
Le piccole comunità evangelica, ebraica, anglicana e russo-ortodossa che nel frattempo si erano venute a formare, eressero i propri edifici per il culto e li misero a disposizione dei propri correligionari.
Il Duomo è dedicato a S. Nicolò, patrono dei commercianti, degli imprenditori e dei carrettieri, sorgeva proprio in prossimità del quartiere commerciale, punto di raccolta e smistamento delle merci provenienti tanto da nord quanto da sud.
I lavori di costruzione iniziati nel 1302 si protrassero fino alla metà del XV secolo. Si tratta di un ampio edificio gotico a tre navate.
All'esterno il fianco meridionale, più esposto alla piazza ed al traffico, fu riccamente decorato ed assunse la funzione di facciata principale. Raffinate le decorazioni dei due portali ogivali ed imponenti.
Nel 1271 Mainardo II fece erigere, fuori le mura della città, l'ospedale e l'annessa chiesa di Santo Spirito. Sigismondo d'Austria fece completare i lavori di ripristino, già avviati a seguito di una grave alluvione avvenuta nel 1419, affidandoli a maestranze sveve.
Si tratta di una chiesa a pianta longitudinale con deambulatorio, coro poligonale e volta a crociera. L'esterno è movimentato da contrafforti mentre sulla facciata sormontata dal piccolo campanile pensile, campeggia un elegante portale gemino a sesto acuto decorato fra l'altro dai simboli della Trinità e dalle due figure inginocchiate dei committenti.
Sul lato meridionale l'affresco con Cristo Crocefisso tra Maria e San Giovanni fu eseguito da Ambrosius Gander intorno al 1450.
All'interno ragguardevole, sul lato settentrionale, è il gruppo della Crocifissione della metà del XIV secolo, proveniente da San Lorenzo di Sebato in Val Pusteria.
Sul lato meridionale spiccano invece i medaglioni affrescati e recanti le narrazioni delle agghiaccianti alluvioni che dal Medioevo al Settecento si abbatterono sulla chiesa.
La Chiesa del Sacro Cuore, che sorge in Piazza della Rena a fianco della residenza Hohenhaus, era nata come cappella del convento delle Dame Inglesi.
L'edificio neogotico, realizzato nel 1903 su progetto di Ferdinand Mungenast, è a pianta longitudinale e termina in una semplice abside circolare con volta a crociera.
Il catino è decorato con un suggestivo mosaico di ispirazione ravennate con prezioso velario damascato nella zoccolatura e una teoria di santi alternati a palme nel primo fascione.
Il mosaico era stato eseguito da Josef Pfefferle nel 1905 su disegno di Rudolf Margreiter.
Alla base delle vetrate colorate compaiono gli stemmi delle famiglie che contribuirono alle spese per l'edificazione della chiesa.
La chiesa di San Vigilio si trova a Maia Bassa. Il campanile fu costruito sulle fondamenta risalenti all'epoca romana.
La chiesa venne eretta tra il XIII ed il XIV secolo e nel 1934 - 1936 fu eretta l'attuale costruzione sopra l'abside gotica.
All'interno si possono ammirare un altare gotico ed affreschi risalenti al XV secolo. Nelle vicinanze si erge la chiesa romanica di S. Maria del Conforto.
La chiesa di Santa Maria del Conforto risale al XII secolo ma probabilmente le sue origini sono molto più antiche.
L'edificio romanico ad aula subì numerose modifiche; così pure il campanile di stile lombardo.
All'interno vi si trova un ciclo di affreschi di gusto bizantino che rappresenta un unicum in provincia. All'esterno ulteriori cicli d'affreschi eseguiti probabilmente alla fine del XIV secolo.
La Cappella di Santa Barbara sorge dietro l'abside del Duomo, fu consacrata nel 1450 ed aveva la funzione di cappella funeraria del preesistente cimitero. Si tratta di una costruzione gotica a pianta ottagonale e munita di cripta al piano inferiore.
All'interno della cappella, oltre all'elegante volta a stella, pregevole l'altare maggiore seicentesco di legno dipinto a finto marmo con al centro la pala raffigurante S. Barbara, opera del pittore meranese Matthias Pussjäger.
Accanto, l'altare gotico a portelle in legno intagliato e dorato della fine del XV secolo, acquistato per la cappella nel 1895.
Nel 1310 fu fondato il convento delle Clarisse, la chiesa dedicata a Santa Caterina era collegata al convento da un ponte coperto a campata unica che attraversava la via delle Corse.
Gli edifici furono adibiti ad altre funzioni dopo la soppressione imposta nel 1782 dal governo Giuseppino.
Oggi del complesso medievale in piazza del Grano è visibile solo il chiostro che sulle pareti reca affreschi di stile gotico internazionale, distaccati dall'antica chiesa.
La Chiesa Evangelica è affacciata sul Lungopassirio, la chiesa e la casa del pastore, immerse in un bel giardino all'inglese, costituiscono un angolo suggestivo, un vivo ricordo della Merano cosmopolita di fine secolo.
La chiesa progettata dal berlinese Hans Vollmer è a pianta longitudinale con abside poligonale, con lalzato mosso da contrafforti. I lavori, iniziati nel 1882, furono eseguiti da maestranze locali.
L'interno appare poco decorato, ed è spesso lo scenario di concerti d'organo o di musica sacra.
La casa del pastore, un edificio a tre piani con sporti angolari e torri, fu realizzato nel 1896 in stile classicista su progetto di Celestino Recla.
Nell'odierna via Schaffer sorge, all'interno di palazzo Zarenbrunn, la cappella russo-ortodossa, ben individuabile nelle linee architettoniche dell'edificio anche per la presenza della torre con cupola a cipolla.
Il complesso, opera in stile neoclassico progettato dal meranese Tobias Brenner e realizzato sul finire dell'Ottocento, è la testimonianza della massiccia presenza a Merano di cittadini russi, giunti in gran numero per le cure termali ormai famose in tutta la Mitteleuropa.
La cappella è dedicata a San Nicola Taumaturgo, ha una struttura ad aula, movimentata da giochi di luce ed ombra creati dalle finestre ad arco.
Lo spazio si conclude nella tipica iconostasi lignea con le ieratiche immagini di santi a figura intera e sovrastata da medaglioni.
In quella che un tempo si chiamava Greutendamm, l'odierna via Schiller, sorge il tempio ebraico: la Sinagoga. Costruita nel 1901 grazie agli sforzi economici della piccola comunità ebraica e della fondazione "Königswarter", ha una struttura semplice nelle sue linee esterne quanto in quelle interne.
Presenta la tipologia edilizia caratteristica di questo tipo di edifici, con pianta longitudinale ad aula unica, arca santa ad est e matroneo al piano superiore.
Al piano inferiore trova posto il Museo ebraico che raccoglie interessanti oggetti per il culto ed importanti documenti riguardanti la storia della comunità ed il periodo delle persecuzioni antiebraiche.
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta