Cardano e Prato Isarco si trovano a pochi chilometri da Bolzano, sulla strada statale del Brennero.
Arrivati a Cardano si sale verso il passo Costalunga ed il passo Nigra, quindi si arriva a Tires al Catinaccio e si prosegue verso Fiè. Si passa quindi Siusi e si prosegue salendo verso l'Alpe di Siusi (tra 1700 ed i 2300 m). Si ridiscende quindi verso Castelrotto, Ponte Gardena e si rientra a Bolzano.
Dal bivio di Siusi verso l'Alpe di Siusi sono 9,5 km con un dislivello di 784 metri. Dal km 10 (Prato Isarco) fino al km 35 (Alpe di Siusi) c'è una pendenza media del 6,4%; la pendenza massima è del 14%.
L'altopiano dell'Alpe di Siusi si trova ad un altitudine tra 1700 ed i 2300 m ed è la più grande distesa alpestre d'Europa, attorniato ad anfiteatro tra le cime dolomitiche (Sassolungo, Scilla e Sassopiatto). L'altipiano dell'Alpe di Siusi è Parco Naturale e pertanto è soggetto a severe disposizioni di tutela.
Piccolino (1082 m) - Passo delle Erbe (2004 m)
La salita verso il passo delle Erbe è classificabile tra quelle molto impegnative, di lunghezza pari a poco più di 15 km, con un dislivello di 922 metri, che diventano 1077 metri se si considera il tratto di discesa (dal km 6 al km 9) che si conclude un chilometro prima dell'abitato di Antermonia.
L'itinerario del Rosengarten - Catinaccio può essere considerato un itinerario "fantastico", da favola. Si aggira in gran parte il massiccio dolomitico del Rosengarten - Catinaccio, noto anche come il regno del re Laurino, il leggendario re degli gnomi.
Si parte da Bolzano (262 m) raggiungendo l'abitato di Ora (244 m), quindi si sale verso il passo S. Lugano e si arriva a Predazzo, Pozza di Fassa, Vigo S. Giovanni, il passo Costalunga ed il passo Nigra, quindi si scende verso Prato Isarco per giungere verso Bolzano.
La salita da Pozza Fassa, Bivio e Gardeccia è una salita breve (6,5 km) ma nonostante ciò estremamente difficile per le pendenze massime rilevabili attorno al 20%. I tratti più impegnativi della scalata, che si snoda in un ambiente molto suggestivo nel cuore delle Dolomiti, sono concentrati nei primi 1.500 metri e nei 3 km finali. Pendenza media del 9,2% dislivello complessivo di 600 metri.
Come alternativa si sale da Ora verso il bivio di Aldino e si passano i paesi di Pietralba, Nova Ponente e Nova Levante (in Val d'Ega). Si sale verso San Valentino e si scende verso Collepietra, Prato Isarco e si rientra a Bolzano.
Dal bivio di Aldino a Pietralba sono 13,2 km con un dislivello di 775 metri.
Bolzano (262 m), Ponte Gardena, Selva Val Gardena (1563 m), Passo Gardena (2121 m), Corvara (1568 m), Passo Campolongo (1875 m), Arabba (1602 m), Passo Pordoi (2239 m), Bivio Passo Sella, Passo Sella (2214 m), Selva di val Gardena, Ponte Gardena, Bolzano: km 154.
Selva di Val Gardena, incastonata nel suggestivo paesaggio dolomitico, tra i massicci del Sassolungo, del Puez e del Gruppo del Sella, è una delle mete più ambite per le vacanze sia invernali sia estive.
La scalata Arabba - Passo Pordoi ha pendenze regolari e non eccessive (attorno al 7%), in cui è importante trovare il ritmo. La salita è quindi adatta non solo agli scalatori puri, ma anche ai passisti. Il tracciato misura 10 chilometri, per un dislivello complessivo di 637 metri, con pendenze tra il 6% e l'8,2%.
La difficoltà maggiore è costituita dall'altitudine (si raggiungono i 2239 metri). Nel primo chilometro, caratterizzato da ampi tornanti, gli agonisti potranno spingere il rapporto, per poi alleggerirlo prudentemente. In seguito la strada si fa più dritta e leggermente meno inclinata. Si può rifiatare, prima di affrontare un'altra serie di ampi tornanti.
Canazei (1465 m), Passo Fedaia (2057 m), Caprile (1014 m), Selva di Cadore, Passo Giau (2233 m), Pocol, Passo Falzarego (2105 m), Arabba (1602 m), Passo Pordoi (2239 m), Canazei: km 112,3.
Fra le strade automobilistiche dolomitiche, quella del Passo Giau è una delle più recenti: essa collega Ampezzo con Selva di Cadore.
Salita da Selva di Cadore al Passo Giau è di lunghezza pari a poco più di 10 km, con un dislivello di 898 metri circa ed una pendenza media superiore al 9%. Si tratta di un’ascesa tra le più aspre delle Dolomiti Orientali, che non da un attimo di respiro, dato che non presenta alcun tratto di falsopiano e, per di più, le pendenze sono spesso molto impegnative (max. 13-14%). Non va, inoltre, sottovalutata la notevole altitudine da raggiungere (2236 m). La strada, pur attraversando, specialmente nella parte bassa, alcune zone boscose, è tutta allo scoperto e presenta numerosi e spesso stretti tornanti.
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta