Lasa, un idilliaco paese di contadini, operai ed artigiani, invita all'incontro con le sculture, edifici sacri e particolarità storico artistiche.
La chiesa parrocchiale San Giovanni proviene dal XII secolo. Per causa di mancanza di posto nel 1849 si decise di demolire una parte della chiesa ed di aggiungere una navata più grande. Il particolare più bello e prezioso della chiesa di Lasa è sicuramente l'abside. L'abside fu costruita nella seconda metà del XII secolo interamente con marmo di Lasa. La chiesa parrocchiale fu eretta successivamente. Di notevole interesse sono tre opere in marmo: l'altare popolare, l'ambone con rappresentazioni simboliche degli evangelisti ed il supporto della luce esterna.
Il cimitero di Lasa merita sicuramente una visita poichè offre un quadro generale dominato dal marmo bianco. Ogni lapide, ornata con motivi a carattere religioso, è sata creata, su ordinazione, dagli scultori di Lasa.
La chiesa di San Nicola si trova all'ingresso orientale di Lasa. Un affresco del XVI secolo raffigurante San Cristoforo abbellisce la facciata esterna. Nel 1984, durante i lavori di risanamento, sono stati portati alla luce sul lato nord alcuni resti di muri della chiesa più antica, ed è stato trovato un quadro della Madonna ancora in buone condizioni (ubicazione corridoio Municipio di Lasa).
Proseguendo verso est sulla strada principale si trova il Santuario della Madonna di Lourdes, costruito nel 1895.
San Sisinio, piccola e raccolta, armonizza bene, nella sua semplicità, con il rude paesaggio arido del pendio del Monte Sole. Anche se talora il chiasso e l'attività del nostro tempo penetrano fino a questa solitaria chiesetta posta su un colle, tuttavia, se ci si sofferma un po' più a lungo qui, più che altrove, si sente salire dall'onda dei secoli il passato retoromano ed il tempo pare arrestarsi.
Questa chiesetta, edificata su luoghi di culto pagani e dedicata al martire della Val di Non, Sisinio, ha superato gli assalti delle invasioni barbariche, della guerra e dei disordini verificatesi nel corso dei secoli. S. Sisinio viene citato per la prima volta solo nel 1323, tuttavia, con S. Procolo di Naturno, è una delle più antiche chiese della Val Venosta, costruita in epoca preromana.
Attraverso il muro di cinta, un portale gotico ad arco acuto conduce alla chiesa, edificata con pietrisco irregolare e sicuramente più antica del suo massiccio campanile, considerato il prototipo dello stile architettonico protoromanico. Esso si eleva al di sopra del presbiterio con volta a botte, ed ha un coronamento murario ad elmo piramidale. Negli anni passati la chiesa è stata opportunamente restaurata e si è lasciato l'interno senza ornamenti. Tutto l'arredamento consiste in una semplice lastra di pietra che funge da altare e di un paio di banchi di legno sull'antico pavimento di sasso.
Un tempo simbolo di Lasa, sono ben visibili dal ponte sull'Adige, piazza del Bagno. Nei tempi antichi, per poter irrigare anche la parte più arida della valle, l'acqua veniva condotta per mezzo di canaletti di larice posti su alti piloni in muratura che passavano sopra i tetti delle case e l'Adige. Una piccola parte di questa struttura è stata ricostruita nella primavera 2000 per avere la possibilità di comprendere meglio il funzionamento di questo sistema.
La "Josefshaus" fu eretta dal parroco Malpaga tra il 1907 ed il 1909. I locali di questo edificio sono utilizzati per varie manifestazioni culturali e sono a disposizione dei giovani e delle diverse associazioni locali. Dal 1989 vi si trova anche la Scuola per Scalpellini.
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta