L'escursione lungo la quale passa il giro del Latemar è contrassegnata con il sentiero numero 18 che conduce da Obereggen al lago di Carezza in val d'Ega.
I punti di sosta dell'escursione sono il bivacco E. Rigatti (2620 m), Schenón - Cima Latemar (2800 m) ed il lago di Carezza alla fine.
Prima di arrivare al bivacco E. Rigatti ad un incrocio si può salire verso la Forcella dei Campanili di Dentro (2590 m) per percorrere la Via Ferrata dei Campanili oppure proseguire l'escursione lungo il sentiero panoramico 18 che costeggia i Campanili del Latemar.
Volendo si può percorrere l'escursione partendo dal lago di Carezza (1609 m) e la Forcella Piccola del Latemar (2526 m), la quale però potrebbe essere più faticosa a causa del dislivello maggiore.
Parcheggiamo al grande parcheggio a Obereggen. Il sottopassaggio ci conduce direttamente alla seggiovia Obereggen - Oberholz (1550 - 2096 m) che in un paio di minuti ci porta fino alla stazione a monte.
In alternativa si potrebbe parcheggiare alla malga Laner Alm per poi iniziare l'escursione lungo il sentiero 18 che conduce verso la stazione a monte.
Iniziamo l'escursione che costeggia il Latemar dalla stazione a monte della seggiovia lungo il sentiero 18. Il cartello del sentiero panoramico che aggira i Campanili del Latemar e che conduce alla cima Schenón - Cima Latemar indica 2.50 ore di cammino.
All'inizio saliamo lungo il bosco e poco dopo siamo sui prati e sulla zona sassosa. Saliamo lungo la parete a ovest per cui il sole si trova ancora dietro alle cime del Latemar. Dietro di noi la vista sulla val d'Ega è magnifica.
Il sentiero passa vicino alle grandi rocce dolomitiche fino a che raggiungiamo la Forcella Camosci (2670 m). Passiamo lungo la forcella e quindi usciamo dalla parte opposta della montagna.
Da qui proseguiamo a sinistra verso il sentiero panoramico e la Forcella dei Campanili di Dentro dove inizia la Via Ferrata dei Campanili.
Arrivati alla Forcella dei Campanili di Dentro indossiamo l'attrezzatura ed iniziamo la Via Ferrata dei Campanili.
All'inizio c'è una piccola scalata e subito dopo la via ferrata sale continuamente, ma senza sforzo, verso i Campanili del Latemar.
La vista attraverso le grandi torri verso il lago di Carezza, Roda di Vaèl ed il Catinaccio è incredibile.
Passiamo un corto passaggio su una cresta che sulle foto sembrava abbastanza impressionante ma che è messo in sicurezza da un cavo di acciaio.
Dopo questo passaggio ci sono continui cambiamenti tra scale e cavi di acciaio. Da qui sopra si vede il sottostante sentiero panoramico.
Poco prima di aver aggirato i Campanili del Latemar vediamo la statua della Madonna sulla cima Torre Diamantidi. Il sentiero verso la cima non è contrassegnato e per questo all'inizio bisogna cercare la strada da percorrere per salire.
Una volta trovato il sentiero saliamo verso la cima Torre Diamantidi (2842 m) dove ci aspetta la statua della Madonna. Arrivati in cima ci fermiamo a riposare e goderci il panorama mozzafiato.
Scendiamo quindi lungo lo stesso sentiero per proseguire verso il bivacco e la cima Schenòn.
L'ultimo tratto di ferrata ci conduce lungo una scalata in un passaggio abbastanza difficile, che è comunque messo in sicurezza con un cavo ed una scala.
Poi ancora una piccola salita dopo la quale scendiamo verso il bivacco. Qui finisce la Via Ferrata dei Campanili. Arrivati al bivacco E. Rigatti (2620 m) ci fermiamo a riposare e mangiare.
Proseguiamo poi la salita verso la cima Schenòn. Il sentiero è abbastanza ripido e si cammina sopra alle pietre.
Una volta arrivati in cima allo Schenòn - Cima Latemar (2800 m) si è appagati dagli sforzi fatti precedentemente con una bellissima vista panoramica.
A questo punto si ha la possibilità di tornare scendendo nuovamente al bivacco per poi proseguire lungo il sentiero panoramico 18 e raggiungere nuovamente l'incrocio sotto alla Forcella dei Campanili di Dentro.
Da qui si può tornare verso la Forcella Camosci dove eravamo passati al mattino oppure sul sentiero 516 verso il Rifugio Torri di Pisa (2671 m) e quindi la malga la Mens (2037) e la stazione a monte della seggiovia per scendere nuovamente a Obereggen.
Per continuare il giro intorno al Latemar andiamo dalla cima Schenòn - Cima Latemar verso il lago di Carezza proseguendo sul sentiero 18. Il sentiero è ben contrassegnato, ma ci sono alcuni passaggi un po' esposti.
Arrivati alla Forcella Piccola del Latemar (2526 m) proseguiamo a sinistra lungo il sentiero numero 18 (il sentiero 517 a destra prosegue verso il Passo Costalunga (1752 m).
A questo punto il sentiero è abbastanza ripido e si fa molto dislivello.
Dal lago di Carezza proseguiamo sul sentiero 8 e quindi sul 9 per tornare a Obereggen (1.30 ore).
In alternativa a Carezza si potrebbe prendere il bus di linea verso Ponte Nova da dove si prosegue con un altro bus di linea per tornare verso Obereggen (ca. 40-50 minuti).
Stazione a monte della seggiovia - Forcella Camosci: 1.10 ore
Forcella Camosci - Forcella dei Campanili di Dentro: 0.40 ore
Forcella dei Campanili di Dentro - Torre Diamantidi: 1.00 ora
Torre Diamantidi - Bivacco: 0.50 Std.
Bivacco - Schenòn - Cima Latemar: 0.30 Std.
Schenòn - Cima Latemar - Forcella Piccola del Latemar: 1.00 ora
Forcella Piccola del Latemar - Carezza: 1.15 ore
Carezza - Lago di Carezza: 0.20 ore
Salita: 1.50 ore
Via Ferrata: 1.50 ore
Discesa: 2.45 ore
Tempo totale: 6.25 ore
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta