La Via Ferrata Favogna si trova in Bassa Atesina in Alto Adige ed è una via ferrata lunga che non presenta difficoltà particolari.
Il periodo migliore per effettuare questa via ferrata è in primavera o in un calda giornata autunnale, in quanto visto che è posizionata in direzione sud-est è rivolta verso il sole durante tutta la mattinata.
L'ascesa inizia circa 3,7 km a sud di Magrè sulla Strada del Vino (243 m), sulla strada statale 14, poco prima del confine provinciale con Trento.
Parcheggiamo l'auto a Magrè sulla Strada del Vino. Chi non volesse fare i 3,7 km di strada a piedi può parcheggiare vicino all'ascesa della via ferrata, questo però ci è stato sconsigliato in quanto è già successo spesso che ci siano stati dei furti. Noi abbiamo avuto la fortuna di essere stati accompagnati in auto da una persona del luogo.
Già sulla strada vediamo i primi cartelli che ci indicano in che direzione si trova la via ferrata. All'inizio bisogna percorrere una sentiero in salita per ca. 10 minuti.
La Via Ferrata Favogna inizia con una bella scalata messa in sicurezza e siamo subito ricompensati dalla bellissima vista sulla Bassa Atesina.
Una cosa che notiamo è che oltre ai tanti passaggi della scalata sulla parete, ogni tanto ci sono degli scalini in metallo impiantati nella roccia e altre volte scale metalliche.
Mentre saliamo ci godiamo in continuazione il panorama del paesaggio sottostante.
L'ultimo tratto della via ferrata ci offre ancora la possibilità di effettuare una scalata e nello stesso momento è l'ultima volta che possiamo vedere il bellissimo panorama dietro a noi.
Alla fine della scalata, seguiamo il ben contrassegnato sentiero e attraversiamo il bosco fino a che arriviamo a delle panchine e ci fermiamo. Dopo aver riposato scendiamo verso Magrè sulla Strada del Vino lungo il sentiero.
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta