Da Collalbo a Maria Assunta, i due capolinea della ferrovia del Renon, corrono sei chilometri e mezzo, tutti circondati da boschi e prati; in questo paesaggio da favola non è raro vedere aggirarsi gruppi di caprioli.
La prima fermata partendo da Collalbo è Colle; segue indi Stella, il punto più alto del tracciato e dopo viene Costalovara con il suo laghetto.
Qui si ha agio di vedere, sulla sinistra, una delle più antiche case del Renon in cui un solo tetto serve a coprire stalla, fienile ed abitazione (attualmente ospita il Museo dell'Apicoltura).
Si arriva poi a Soprabolzano e da qui un ultimo breve tratto porta a Maria Assunta, villaggio in cui pare che il tempo si sia fermato.
Ma vediamo ora un po' di storia di questa ferrovia a scartamento ridotto (un metro). Già nella seconda metà del XIX secolo si era pensato ad una ferrovia che collegasse il Renon e Bolzano: i progetti di allora vennero però scartati, poichè si trattava di costruire una cremagliera con trazione a vapore, soluzione questa considerata antieconomica.
Ma con la fine del secolo si rese disponibile l'energia elettrica in quantità sufficiente e a basso costo, per cui si potè pensare a nuovi e più economici progetti.
Una socità per azioni si formò ad opera di notabili bolzanini e si incaricò di portare a termine il progetto: il costo previsto ammontava, nel 1905, a 2800 corone. La costruzione venne affidata all'impresa dell'Ing. Riehl di Innsbruck, che iniziò i lavori nel febbraio del 1906 e li terminò nell'aprile del 1907.
Data l'epoca e le grosse difficoltà determinate dalle sfavorevoli condizioni orografiche, nonchè dalla quasi assoluta mancanza di vie d'accesso per il trasporto dei materiali, si può dire che la ferrovia sia stata ultimata a tempo di record.
In 12 chilometri il tracciato superava un dislivello di 985 metri e nel tratto a cremagliera il trenino riusciva a raggiungere la velocità di 7 chilometri orari, mentre da Maria Assunta a Collalbo si provava l'ebbrezza della velocità: 25 chilometri all'ora!
Il servizio venne ufficialmente aperto il 13 agosto 1907. Il capolinea inferiore era situato a Bolzano, nell'odierna Piazza Walther; quindi il percorso raggiungeva la zona dove è attualmente ubicata la stazione a valle della funivia del Renon, donde si dipartiva il tratto a cremagliera che, superati gli ubertosi vigneti di Santa Maddalena ed i boschi dei primi contrafforti dell'altopiano, terminava a Maria Assunta e di qui continuava con il tratto tuttora esistente.
All'atto dell'apertura della linea l'esercizio venne assunto dalla Imperial Regia Società Privilegiata della Ferrovia Meridionale.
Dopo la prima guerra mondiale subentrò ad essa la Società Trentina di Elettricità.
Con il secondo dopoguerra si iniziarono a notare alcune lacune nel servizio: la più grave consisteva nell'estrema lentezza del convoglio a cremagliera, per cui i 12 chilometri che separavano Collalbo da Piazza Walther si tramutavano in un'ora e mezza di viaggio.
Erano già allo studio piani di riammodernamento quando, nel 1964, un tragico deragliamento che costò la vita a cinque persone diede il colpo di grazia alla cremagliera e fece optare per la costruzione di una funivia.
Il 5 luglio del 1966 la cremagliera fece il suo ultimo viaggio e, dal giorno dopo, fu sostituita dall'attuale funivia che collega Soprabolzano al capoluogo provinciale.
12 zone sciistiche e 1200 km di piste con un unico skipass
15 zone sciistiche e 330 km di piste con un unico skipass
A 3200 m, piste larghe, piste da fondo ben preparate ed una pista per slittino
Discese incantevoli, impianti di risalita per raggiungere la cima più alta